02/10/2013, 14:06
PAVIA - Il Tribunale di Pavia ha negato la possibilità della somministrazione del discusso metodo Stamina (un protocollo sperimentale a base di cellule staminali, la cui validità è tutt'altro che certa, anche se è promettente) ad un paziente a cui un anno fa è stata diagnosticata una malattia neurodegenerativa per cui non esistono cure, ma solo farmaci che ritardano la morte.
Nella sentenza di 18 pagine, si spiega che "il paziente ha diritto a essere curato, ma lo Stato ha il dovere di tutelare i malati da sperimentazioni che non hanno certezze scientifiche".
E così rimane il problema: quanto è giusto che sia un giudice a decidere se dare una cura? Soprattutto perchè si tratta di una cura che è stata ripetutamente bocciata dagli organi tecnici appositi, proprio per la sua indeterminatezza. Infatti le cellule staminali possono essere miracolose, in teoria; praticamente possono curare tutto o quasi. Ma se non si "spegne" il loro meccanismo di riproduzione, possono dare origine a cellule tumorali maligne molto aggressive.
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